Amo la Sardegna per le sue spiagge, il suo paesaggio, i suoi sapori e per la sua gente.
I sardi ormai lo so, sono un popolo un po’ schivo ma allo stesso tempo ospitale e fiero della sua terra, sono un po’ come noi umbri.
In tutti questi anni nella “mia isola” ho imparato a conoscere le abitudini locali; “la spiaggiata” l’ho sempre osservata da lontano e, lo confesso a volte ho pure invidiato questo stare ore ed ore in mezzo alla natura insieme a tutta la famiglia in piena libertà.
Il giorno di Ferragosto io e Michele, sempre per il nostro essere un po’ fuori dagli schemi, indossiamo le scarpe da ginnastica e, invece di spalmarci sdraiati al sole in mezzo alla calca della bellissima spiaggia di Vignola mare, decidiamo di percorrere prima di pranzo 8 chilometri sul Sentiero Natura ed arrivare fino alla lunga spiaggia Lu Litarroni. Sono le 9 e ci incamminiamo all’interno della pineta. Sono molte le famiglie che hanno scelto questo splendido posto per “la spiaggiata” , che è una sorta di scampagnata che può durare anche due giorni con cibo e vino a volontà.
Ad un certo punto tra i cespugli di mirto ci ritroviamo di fronte ad un bel tavolo imbandito con ombrelloni colorati piantati proprio sulla sabbia. Tre o quattro signori sono seduti a chiacchierare e, dopo il nostro saluto ci invitano a bere con loro. Decliniamo l’invito promettendo di ripassare più tardi. Arriviamo a lu Litarroni, passeggiamo sulla lunga spiaggia e poi riprendiamo la via del ritorno.
È oramai quasi mezzogiorno quando ripassiamo accanto al “campo” dei nostri nuovi amici. Questa volta ci fermiamo ed accettiamo l’ invito del sig Mario e dei suoi “compari” ad assaggiare un bicchiere di buon rosso ed un pezzettino di pizza. Il gruppo è di Chiaramonti, un paese a circa un’ora di macchina da Vignola, situato alle spalle di Valledoria, all’interno dell’isola, sulla strada a scorrimento veloce che collega Sassari a Tempio Pausania. Facciamo amicizia con tutti e, a poco a poco complice il vino e l’allegria tipica delle giornate di festa, chiacchieriamo di tutto e ci raccontiamo le nostre vite. Ad un certo punto compare spuntata dal nulla, una pentola colma di pennette al sugo di tonno e funghi fumanti e profumate e subito le signore iniziano ad “impiattare”. Cerchiamo di declinare l’invito, ma la gentilezza di Mario & c, ci commuove e siamo “costretti” a sederci ai posti d’onore per uno dei pranzi di ferragosto più divertenti della nostra vita. Oggi avremo l’onore di partecipare ad un pranzo tipico sardo! Tina, la figlia di Mario insieme a Mirella ed alla signora Giovanna ci mettono a nostro agio e, ben presto ci sembra di aver sempre fatto parte di questo gruppo affiatato. Ci fanno assaggiare la famosa salsiccia sarda in diverse varianti ed il formaggio marcio, una sorta di pecorino stagionato “andato a male” e trattato in modo da essere spalmato sulla spianata sarda.
Io con diffidenza lo assaggio appena, non molto convinta, sotto gli occhi divertiti di Heshmat, una signora di origini iraniane trapiantata in Sardegna da decenni.
Il piatto forte sono le lumache di terra cotte in un sugo al pomodoro e, dulcis in fundo l’immancabile porceddu. Di dolce c’è la crostata della signora Giovanna una delle più buone che abbia mai mangiato. Il mirto, il filu ferro ed il vino sono prodotti direttamente da Mario and friends! Stiamo a tavola fino alle 17 a chiacchierare del più e del meno e quando, il nostro amico Mario ci racconta del suo lavoro ben remunerato nel continente lo fa con un velo di nostalgia, ma si percepisce l’amore incondizionato per la sua terra quando ci dice di aver rinunciato a quel lavoro solo per poter tornare a vivere nella sua amata Sardegna.
Si è fatto tardi, dobbiamo riprendere la via di casa é ora di salutare i nostri nuovi amici;
la spiaggiata di ferragosto è una delle esperienze più fighe che abbia fatto in Sardegna e ringrazio di cuore Mario, la signora Giovanna, Tina , Mirella e tutta la “combriccola” di Chiaramonti. Sappiate , che, se vi troverete in Umbria avrete due amici che vi faranno da Cicerone!;-)