Avevamo sentito parlare di una “piramide” nascosta in un bosco ed era tanto tempo che volevamo andare a scoprirla.
Prima di partire mi ero documentata sui luoghi e sulla misteriosa Piramide Etrusca di Bomarzo: pare, dai racconti di chi c’è stato, che arrivare alla piramide sia pressochè impossibile perché il sentiero non è segnato e la zona è quasi impervia.
Per prima cosa abbiamo raggiunto Bomarzo, delizioso borgo della Tuscia laziale che si trova a 20 chilometri a nord est da Viterbo lungo la superstrada che da Orte raggiunge Viterbo (e che poi dovrebbe continuare fino a Civitavecchia, ma risulta ancora incompiuta).
Tuscia Viterbese: il borgo di Bomarzo
Una volta arrivato a Bomarzo ti consiglio di fare un giro nel grazioso borgo parcheggiando nel piazzale in ghiaia in Via Madonna della Valle, 21 nel quale, potrai anche tranquillamente pernottare se, come noi , viaggi in camper. Nella salita che dal parcheggio sale al borgo troverai dei cartelli riepilogativi di tutti gli itinerari (culturali ed escursionistici) da fare nei dintorni, troverai addirittura i QR-code con spiegazioni e guide. Evinco quindi che, la situazione sia variata e, che la Piramide, come tutti i tesori nascosti nei boschi della Tuscia abbiano subito finalmente quel processo di valorizzazione turistica che tutti gli escursionisti di cui ho letto i racconti, si auspicavano!
Nel paese i Bomarzo, dicevo, ti consiglio di fare una passeggiata perché ha il fascino dei borghi laziali con il valore aggiunto di trovarsi in un posto davvero magico, con panorami ed atmosfere mozzafiato. In paese potrai visitare il Palazzo Orsini, dimora storica e difensiva costruita nel XVI secolo sulle vestigia di un castello medievale ed il Duomo del XV secolo. Potrai fermarti ad assaporare i buonissimi biscotti all’anice tipici di queste zone.
A Bomarzo potrai anche visitare il Parco dei Mostri di cui purtroppo però un po’ per mancanza di tempo, un po’ perchè non è un’attrazione che mi ispira, non posso raccontarti niente visto che ho scelto di non andarci.
Come raggiungere la Piramide Etrusca di Bormarzo
Ma veniamo al motivo per cui noi siamo arrivati fino a Bomarzo: visitare la piramide Etrusca. Pensavo che il trekking per arrivare alla piramide fosse molto più impegnativo, invece è breve (circa 5 chilometri) ed adatto a tutti. Noi abbiamo effettuato il percorso ad anello, che consiglio solo se non si hanno particolari difficoltà motorie perché comprende un (seppur breve) tratto molto scosceso.
Il parcheggio consigliato è quello nei pressi del campo sportivo di Bomarzo. Anche qui troverai i nuovi cartelli escursionistici con il Q-code per avere delle informazioni aggiuntive sui percorsi. Il sentiero inizia dove finisce l’asfalto oltre il campo sportivo: lo riconoscerai perché sulla destra noterai una cabina elettrica.
Lo stradone corre tra gli uliveti fino ad arrivare ad un bosco di querce. Un cippo, che rappresenta la tomba del cavallo Musetto, indica che si sta percorrendo la strada giusta che, tra l’altro è ben segnalata con i simboli rossi del CAI sui tronchi degli alberi.
Ben presto, si arriva in una strada più larga, la si attraversa e si inizia a percorrere il singletrek difronte. Il sentiero scende fino ad un gigantesco precipizio: si sta camminando sul tetto di un’antica abitazione rupestre.
…Finalmente al cospetto della misteriosa Piramide di Bomarzo
Prima di scendere sul sentiero accidentato che trova sulla destra ti consiglio di fermarti a fotografare il panorama e le rocce forate che si trovano in questo luogo.
Dopo aver percorso 100 metri di discesa ripida potrai entrare nella dimora rupestre e visitarla. Poi, continuando il sentiero, dopo una curva sulla sinistra ti ritroverai di fronte a lato una gigantesca parete ricoperta di muschio: fai il giro e vedrai che la Piramide etrusca di Bomarzo ti apparirà in tutta la sua bellezza.
In realtà è chiamata Piramide, ma quando ti troverai di fronte, ti renderai conto che essa è un monolito di circa 16 metri con scolpiti dei gradini per arrivare alla sua sommità. Il luogo è infatti chiamato anche Sasso del predicatore perché esso rappresenta un altare sacrificale dove i sacerdoti esercitavano l’aruspicina, l’atre di leggere il futuro dalle viscere animali.
Sulla piramide si può salire, troverai un po’ di difficoltà poi per la discesa, ma con un po’ di attenzione non ci saranno problemi.
Per tornare al punto di partenza potrai ripercorrere lo stesso sentiero oppure continuare attraverso il sentiero che dal bosco arriva alla necropoli di Santa Cecilia per poi tornare a Bomarzo.
Il percorso che ti ho appena descritto è il più semplice ed il più breve.
Se hai tempo e ti piace camminare ti consiglio invece di parcheggiare lungo la statale 151 (trovi qui la posizione esatta) e percorrere il sentiero che ti porterà alla suggestive cascate di Poggio Castello. Da qui si raggiungerà poi la Valle dei Mulini, e poi costeggiando il fosso Castello e risalendo dopo aver superato il ponte di pietra, si sale fino ai due belvedere ce regalano una vista mozzafiato su tutta la valle. Continuando il sentiero, si arriva ad una radura e, all’incrocio, si potrà scegliere se raggiungere la Piramide (sentiero di destra) oppure la necropoli di Santa Cecilia (sentiero di sinistra).