Quando mi sono trovata a decidere come impiegare le mie 36 ore in Corsica, non ho avuto dubbi, quest’anno avrei raggiunto la Saleccia a piedi da Saint Florent!
Ma facciamo un passo indietro e partiamo dall’inizio: come mai “solo” 36 ore in Corsica?
Un progetto ambizioso il nostro: partecipare alla Defi wind, il più grande gara/raduno di windsurf del mondo. La Defi wind si svolge a Gruissan, Occitania, sud della Francia, a metà maggio di ogni anno.
E così abbiamo pensato di sfruttare i giorni di vacanza in maniera “costruttiva” e, grazie ad un Hopping island appositamente pensato per le nostre esigenze dalla Corsica Ferries, ha preso forma il nostro fantastico viaggio tra le meraviglie della Corsica e della Francia continentale. Non so se lo sai, ma la Corsica Ferries permette infatti di raggiungere non solo la Corsica e la Sardegna da Livorno e Savona, ma attracca anche a Nizza e Tolone, non solo, si potrebbe, anche raggiungere le isole Baleari a bordo di una nave gialla!
Noi abbiamo articolato il nostro viaggio in camper in due tappe, ciascuna delle quali prevedeva una sosta in Corsica.
Con il primo traghetto della Corsica Ferries da Livorno abbiamo raggiunto Bastia alle 13 circa, conseguentemente abbiamo salpato dalla Corsica per Nizza il giorno dopo alle 23. Al ritorno invece da Tolone, abbiamo fatto un breve scalo a Bastia e siamo ripartiti subito per Livorno.
In questo modo ci siamo ritrovati in Francia riposati e rilassati dopo un piacevolissimo viaggio in mare, molto più simile ad una mini-crociera che ad una traversata in traghetto.
La sosta in Corsica inoltre, ci ha permesso di completare un altro pezzo del nostro amato “sentiero dei doganieri”.
Puoi leggere il nostro articolo sei interessato al nostro trekking in Corsica sul sentiero dei doganieri.
Trekking da Saint Florent alla spiaggia della Saleccia
Il mito (e la maledizione) della Saleccia, da oltre 15 anni di viaggi in Corsica mi perseguitano. Mito perché la spiaggia è una delle più esclusive, nel senso di poco frequentate, di tutto il Mediterraneo. Poco frequentata proprio a causa della difficile “raggiungibilità” che, devo dire, negli ultimi anni pare sia migliorata, ma, nel lontano 2006, quando con la mia vecchia Fiat Idea provai a raggiungerla, dopo i primi 2 chilometri di sterrato rinunciai perchè la strada, seppur bellissima, piacevolmente immersa nella macchia mediterranea del deserto degli Agriates, era davvero impercorribile e pericolosa per me e per la coppa dell’olio della mia auto. Anche se ora, nei mesi estivi, grazie ai transfer in 4X4 o via mare, la spiaggia è presa d’assalto da orde di bagnanti, nel corso degli anni mi è rimasto sempre un senso di “incompiutezza” nei confronti della Saleccia e così, in un sabato di metà Maggio, sbarcando a Bastia, con il nostro camper ci siamo diretti senza esitazione a Saint Florent con un obiettivo preciso: percorrere quel tratto del sentiero dei doganieri che dalla spiaggia cittadina si snoda per circa 15 chilometri e “conquistare” finalmente la Saleccia.
A piedi da Saint Florent alla spiaggia della Saleccia: dove parcheggiare
So benissimo come viaggiando in bassa stagione sia più facile trovare parcheggi con il camper o sostare in libera.
Segnalo però che a metà maggio in tutti i grandi parcheggi sono presenti le sbarre di altezza per cui non abbiamo, ad esempio, potuto parcheggiare direttamente nel grande sterrato che si trova subito dopo il camping Acqua Dolce, punto di partenza per il trekking. Abbiamo scelto di lasciare il camper nelle strisce bianche subito prima del ponte alla fine del paese andando verso l’Agriates. Abbiamo così percorso un primo tratto in bicicletta e probabilmente questa è la scelta più azzeccata per chi, come noi, ha intenzione di percorrere sia all’andata che al ritorno il sentiero.
Altro consiglio, frutto dell’esperienza della mia amica Monica- che ha generosamente condiviso con me prima che intraprendessi il trekking- se hai la possibilità invece di partire a piedi dalla spiaggia e seguire le indicazioni per il sentiero litoraneo che in quel primo tratto corre lungo la battigia ed è difficilmente percorribile, prova a raggiungere in auto, o in bici, come abbiamo fatto noi, un secondo parcheggio, il parken Fornali che si trova a circa 3 chilometri e mezzo. In questo modo, tra l’altro “risparmierai” un po’ di strada .
Se invece, e te lo auguro, hai due giorni a disposizione, potresti addirittura pernottare al campeggio U Paradisu che si trova alle spalle della spiaggia e vivere davvero per qualche ora in paradiso.
Il trekking alla Saleccia, come organizzarsi
Ti dico subito che andata e ritorno dalla spiaggia della Roya (quindi dal grande parcheggio sterrato) alla Saleccia i chilometri da percorrere sono circa 30, per cui, se vuoi intraprendere questa camminata, procurati acqua e cibo e soprattutto allenati. Ti ho già spiegato come “accorciare il percorso” parcheggiando al “secondo” parcheggio, il Parken Fornali, in questo modo i chilometri da percorrere a piedi diverranno magicamente 23.
Alternativa per chi proprio non se l sente di fare il sentiero nei due sensi (andata e ritorno) è quella di prenotare un transfert all’andata oppure al ritorno via terra attraverso il Deserto degli Agriates in 4X4 direttamente dalla Saleccia, oppure con un taxi boat dall’approdo alla spiaggia di Lotu a circa 45 minuti dalla Saleccia.
Ti lascio una serie di indirizzi utili se hai intenzione di:
Dormire alla Saleccia : camping U Paradisu sito web
Dormire a Saint Florent in hotel: prenota da qui
Prenotare il tranfert via mare da Lotu a Saint Florent o viceversa: sito web
Prenotare il tranfert via terra in 4X4 per/da Saint Florent: sito web
Raggiungere la Saleccia a piedi
Prima di tutto alcune raccomandazioni: il percorso è molto lungo e, sia se si decide di farlo interamente a piedi, sia se si decide di tornare in 4X4 o via mare, il mio spassionato consiglio è portarsi una bella scorta d’acqua e qualche snack perché, non ci sono rifornimenti lungo il sentiero. Naturalmente, sono necessari gli scarponi da trekking (sconsigliate scarpe da ginnastica) perché il fondo è piuttosto disconnesso. Considerate poi che ci sarà da guadare un fiume per cui, ad un certo punto occorrerà togliere scarpe e calzettoni ed arrotolare i pantaloni fino al ginocchio. Insomma, il percorso non si può certo considerare una passeggiata a portata di bagnanti da fare in costume ed infradito.
Il percorso da Saint Florent alla Saleccia
Ho già nominato il deserto degli Agriates , l’ambiente naturale in cui si cammina per raggiungere non solo la Saleccia, ma una manciata di spiagge tra le più belle della Corsica.
L’Agriates in realtà non è un vero e proprio deserto, ma una zona vasta quasi del tutto priva di abitazioni e per questa sua scarsa antropomorfizzazione è molto preservata.
Il deserto prende il nome (latino) dal fatto che in passato in queste zone veniva stipato il grano in tanti magazzini – Agriates in latino significa appunto “granai”- ed i locali denominarono questa grande distesa di granai “deserto dei granai” appunto.
Oggi l’Agriates occupa circa 40 chilometri di costa protetta dalle impervie formazioni rocciose che costituiscono l’entroterra. La maggior parte delle spiagge dell’Agriates sono raggiungibili solo via mare, in 4X4 o a piedi.
Ho già detto come sia più semplice (e per certi versi anche più panoramico) raggiungere il secondo parcheggio il Parken Fornali e partire da lì. Dallo sterrato della Plage di Roya si continua tenendo sempre la destra e si sale per uno stradone sterrato per circa 3 chilometri. Poi, sulla destra i cartelli escursionistici ti faranno capire di essere giunto a destinazione. Puoi parcheggiare e procedere a piedi. Noi abbiamo legato le mountainbike ed abbiamo imboccato il sentiero litoraneo caratterizzato da segnalini in legno e intarsi in ferro.
Il percorso si immerge subito nel magnifico scenario mediterraneo, e, correndo lungo la costa i colori del mare si fondono con quelli del verde del deserto. Piccoli arenili si alternano a tratti scogliosi, poi, ad un certo punto, la foce del fiume Santu ostruisce il passaggio e così, occorre togliere scarpe e calze per proseguire: un vero refrigerio ed un gran sollievo per i piedi costretti dentro gli scarponi, specie se è una giornata caldissima!
Altro punto da segnalare del nostro spettacolare trekking è la Mortella, una torre genovese risalente alla metà del 1500. Poco sopra alla torre il faro e poi il sentiero discende fino ad arrivare alla spettacolare spiaggia di Lotu caratterizzata dalla laguna alle sue spalle.
Per raggiungere la Saleccia da Lotu ci sono due possibilità: il sentiero costiero, più lungo e quello interno. Noi abbiamo percorso quest’ultimo sia all’andata che al ritorno. E’ immerso nella macchia mediterranea e regala splendide visuali sulla spiaggia di Lotu.
La Saleccia è una lunga distesa di sabbia bianchissima su un mare azzurro, alle sue spalle una bella pineta assicura ombra e frescura nella calde giornate estive.
Da segnalare che nell’ultimo tratto di sentiero, circa un chilometro e mezzo, conviene seguire i cartelli piuttosto che il percorso proposto da Google (più corto), Noi ad un certo punto abbiamo sbagliato strada e siamo “finiti” nel bel mezzo della palude a sud della spiaggia, zona molto selvaggia ma praticamente impervia.