Bangkok o la ami o la odi…Quante volte ho sentito e letto questa frase?
Chi ha subito il fascino della città degli angeli afferma che Bangkok è una città speciale, una di quelle città che esercitano un richiamo quasi ancestrale.
Eppure a prima vista non ha niente di speciale: tanto traffico, rumore, smog e non è certo tra le città più pulite del mondo!
Ma quando, in una afosissima serata di fine Novembre dallo Skytrain, che dall’aeroporto mi portava verso il centro, ho visto per la prima volta il profilo della città, ho capito subito che io Bangkok l’avrei amata e, prima ancora di visitare Bangkok, sapevo già che questo non sarà che il primo di una serie di viaggi che faranno tappa, almeno per qualche giorno nella capitale Tailandese.
Che Bangkok sia bella dal punto di vista artistico per via dei suoi templi è un dato di fatto, del resto la sua storia millenaria ne fa una città culturalmente ricca.
In questo post non ti starò a raccontare il mio peregrinare a naso all’insù tra un tempio e l’altro. Per quello che mi riguarda il mo diario di viaggio è terminato nel post precedente: per studiare itinerari in città basta acquistare una buona guida!
….In questo post non ti dirò come visitare Bangkok in 3 giorni o cosa vedere a Bangkok!
Ti racconterò invece, concedimelo per una volta, le mie sensazioni e cercherò di trasmetterti un po’ di curiosità verso quella che reputo una città del tutto diversa dalle altre e che secondo me merita davvero di essere scoperta e non semplicemente “visitata”.
Il vero fascino di Bangkok a mio avviso va oltre lo scintillare dei templi ( belli eh, per carità…non fraintendermi!), il vero fascino di Bangkok sta altrove….
ho riflettuto molto sulle parole che un amico, tra l’altro mio conterraneo, expat a Bangkok mi ha detto:
“ Bangkok non la puoi visitare, la devi vivere per capirla e trovare il tuo posto preferito, quello dove non ti stanchi mai di tornare!”
Ed il vero senso di queste parole l’ho capito dopo tre giorni, quando, di fronte ad un tramonto infuocato sul Chao Phraya il fiume che bagna la città, mi sono resa conto che, di 72 ore trascorse a Bangkok, la metà le ho passate proprio vicino al fiume!
Per me Bangkok é il fiume, i suoi canali e le barche che scivolano lente tra le acque silenziose immerse nel verde. I templi che vi si specchiano al tramonto ed i traghetti che fanno da spola tra una riva e l’altra.
La mia Bangkok è fatta di scalcinate palafitte di legno, di graziose villette affacciate sul fiume e di persone semplici che vivono a due passi dalle torbide acque.
Gente che si muove, cucina e lavora su piccole barchette che sembrano gusci di noce.
Per me Bangkok è una gita lungo i canali fatta con calma, fermandosi nei ristoranti affacciati sull’acqua ed osservando i bambini che giocano sui moli traballanti.
Per me Bangkok è l’attesa alle chiuse, sotto il sole cocente.
Bangkok è comunque una città da mille volti: dal quartiere turistico di Khao san road all’avveneristica Silom con i suoi grattacieli ed i mastodontici centri commerciali.
Bangkok va “perlustrata” senza fretta, troverai anche tu il tuo angolino, ma ti prego, non partire prevenuto, prima di scegliere, cerca di “vivere” la città come mi ha (giustamente) consigliato Andrea e non accontentarti di guardarla dall’ infinity pool di un hotel a 4 stelle!
Completamente d’accordo Fabiola! Tra l’altro io sono uno di quelli che ama Bangkok! Non so perché ma mi da’ una sensazione di libertá.
E quindi anche tu Ema pensi di tornarci? (come noi) 🙂
Se dovessi andare dalle parti del sud-est asiatico il pensierino ci starebbe :-D!
Bangkok o la odi o la ami.. eh già è proprio vero. Ricordo ancora la mi prima volta in questa caleidoscopica città e la voglia di scappare da quel caos di odori, sapori, rumori così lontani da me.. poi … Ci sono ritornata dieci volte, il senso di pace che ho trovato in tutto quel caos, quei sorrisi, quei sapori quegli odori ora fanno parte di me e ogni volta che l’aereo tocca terra mi sento di ritornare a casa…
Verissimo! A primo acchitto ti sembra caotica al massimo! Ma poi….