Safaga è una città portuale a circa 80 Km a sud di Hurgada. Da Safaga partono le barche che raggiungono l’isola di Utopia, un piccolo lembo di sabbia bianca in mezzo ad una laguna incantevole con dei coralli multicolori. Da Safaga parte, due volte la settimana, la lunga colonna di autobus che portano i turisti che si trovano nei resort del Mar Rosso in escursione a Luxor attraverso il Deserto orientale scortati da auto della polizia.
Attraversiamo la città e ci dirigiamo verso sud. Il mare scorre alla nostra sinistra ed alla nostra destra il deserto. Alle spalle della città le montagne si erigono aride e minacciose.
Man a mano che ci spostiamo verso sud il deserto diventa una distesa pianeggiante e poche baracche ci accompagnano lungo il percorso. Le spiagge in questo punto sono solitarie ed il mare è di un blu inquietante. Dopo circa 80 Km il primo posto di blocco a 6 Km dal El Quseir. Da qui cominciano i resort. Ancora deserto sulla destra e mare sulla sinistra. Giungiamo al villaggio di El Quseir.
Piccolo ma molto caratteristico con molti bazar e il delizioso lungomare con caffè e locali sulla spiaggia. Proseguiamo verso sud in direzione di Marsa Alam.
Il paesaggio non muta ancora alberghi a 4 o 5 stelle sulla sinistra e deserto sulla destra. Le auto sfrecciano velocissime sull’ unico nastro di asfalto della costa del mar Rosso. Il deserto ci appare in tutta la sua luminosità, è un deserto roccioso arido e totalmente spoglio di vegetazione. Arriviamo alla spiaggia di Abu Dabab conosciuta come spiaggia del dugongo. Qui la barriera corallina è laterale e fare snorkeling risulta molto più facile che in quasi tutte le altre spiagge del Mar Rosso. I coralli sono tutti vivi e la fauna marina è spettacolare.Ammiriamo anche una gigantesca tartaruga.
Purtroppo oggi, niente dugongo! Riprendiamo la strada verso Marsa Alam ed arrivati in paese ci fermiamo a fare benzina.(0,125 euro al litro!!!).Marsa Alam era originariamente un piccolissimo villaggio di pescatori, oggi si sta velocemente trasformando in una cittadina moderna con palazzine e negozi. Passiamo il posto di blocco a sud del paese ed eccoci diretti verso il Sudan.
El Salatheen nostra meta finale dista circa 240 Km da qui . Oltre Marsa Alam sono pochissimi i resort ma la cementificazione avviene molto rapidamente per cui penso che a breve anche questo tratto di costa sarà occupato da alberghi e villaggi. Proseguiamo verso sud, il deserto ora si fa’ piu’ sabbioso ed il mare ci regala lagune turchesi veramente da sogno. I 140 Km che separano Marsa Alam da Berenice sono caratterizzati da deserto e per la strada non incontriamo nessuna auto. Ogni tanto poche baracche , qualche bambino che ci saluta e ci dobbiamo fermare perchè qualche cammello solitario vaga nel deserto. In questa zona il mare è bellissimo e una moltitudine di lagune costeggiate da mangrovie ci scorrono sotto gli occhi. Da lontano scorgiamo gli atolli di Hamata. Ci fermiamo e facciamo uno splendido bagno in una bella baia. Il caldo del deserto si fa sentire siamo poco sotto il tropico del Cancro, iniziamo ad avere splendidi miraggi che riusciamo anche a fotografare. Arriviamo a Berenice.
Berenice è un villaggio tipicamente africano con poche baracche ed una scuola che è anche l’unico edificio in muratura di tutto il paese. C’è chi definisce questo luogo l’astro nascente del turismo sul Mar Rosso. Ora che l’ho vista questa definizione mi fa veramente ridere!
Dopo Berenice un altro posto di blocco e poi la strada abbandona la costa e si addentra nel deserto al confine col Sudan. Si sale per un breve tratto e poi all’improvviso una grande pianura.100 Km ci separano da El Salatheen .Qui il deserto è sabbioso e i miraggi si fanno sempre più frequenti.
Ben presto arriviamo ell’ incrocio per El Salatheen ed entriamo in paese dopo aver superato l’ennesimo posto di blocco. Il villaggio è costituito da un agglomerato disordinato di baracche.
Sul nostro mezzo sale un poliziotto che ci scorterà tutta la giornata.