Quando si parla di western Australia non si può non menzionare il deserto dei Pinnacoli.
Questa volta per il tour mi sono affidata ad un’agenzia locale.
Il nostro 4X4 ci viene a prendere in hotel alle 7 e da qui iniziamo a raccogliere turisti in tutta la città.
Siamo in 10 all’interno della jeep noi due l’autista australiano di nome Norm e 7 cinesi.
Capirli è impossibile e per fare conversazione mi siedo accanto all’autista ed al mio solito, comincio a fargli 2000 domande
La prima tappa è un parco naturale subito fuori Perth: il Cohunu Koala Park in cui si possono vedere i deliziosi Koala.
Stop di 20 minuti più che sufficienti per camminare attraverso percorsi obbligati e poter vedere i graziosissimi koala; è la prima volta che vedo questo strano animale ed non è che al primo impatto mi abbia fatto molto effetto: sono animaletti che somigliano a piccoli orsetti ma fanno veramente tenerezza quando hanno il cucciolo aggrappato sul dorso.
Poi quando un ranger mi ha fatto accarezzare una femmina che si trovava nella nurcerie, mi sono innamorata:ha il pelo soffice soffice profumato di eucalipto!
Ripartiamo alla volta del deserto e sulla strada sterrata che conduce ai pinnacles, per la prima volta dopo 2 giorni di Australia vedo un canguro.
Rimango subito affascinata da questi strani e sconosciuti animali. Norm, vedendo la mia eccitazione si ferma, tento subito di avvicinarmi ad una femmina, ma come prevedibile scappa subito saltellando.
Ho comunque scattato belle foto.
Ripartiamo ma subito dopo il fouristrada si ferma di nuovo: c’è un grande prato con tantissimi fiori rosa e gialli ,sotto un boschetto di alberi secolari, il colpo d’occhio è suggestivo e Norm ci spiega che questi sono gli ultimi fiori prima del deserto, infatti proseguendo non s’incontreranno più nè fiori nè alberi ma solo piccoli “bush” cespugli come li chiama lui insomma una specie di savana.
Siamo nel Nambung National Park.
Ci fermiamo a pranzo in una specie di autogril in pieno deserto.
Qui è infestato dalle mosche e dobbiamo indossare un cappello con una specie di zanzariera incorporata per evitare che ci si posino nel viso.
Il tempo di un caffè caldo ed annacquato e si riparte.
Dopo chilometri e chilometri di strada sterrata che sembra non dover finir mai, cominciamo a vedere i primi pinnacoli.
Dapprima pochi e bassi, poi tanti, tantissimi, a vista d’occhio l’orizzonte si perde sui pinnacoli.
E’ stupefacente! Non ho mai visto niente di simile.
Una deliziosa sabbia gialla tappezza il terreno.
I pinnacoli si sono formati grazie all’erosione del vento e dell’acqua che hanno scolpito la roccia calcarea con forme svariate e con altezze che possono raggiungere anche 5 metri.
Il deserto dei pinnacoli lo si dovrebbe visitare o all’alba o al tramonto quando le formazioni assumono i colori dal giallo al rosso, purtroppo per me non e’ stato possibile data la distanza notevole che separa il parco dalla citta’.
Facciamo una sosta di 20 minuti, fotografiamo tutto, gli scorci tra i pinnacoli sono notevoli, purtroppo anche qui le mosche ci infastidiscono, sarà il caldo secco o la rete intorno al viso, ma non si riesce a respirare!
Norm ci vede in difficoltà, ci fa scattare le ultime foto e via, si riparte alla volta della città.
Un breve giro tra le meravigliose e giganti bianche dune della costa, per la felicità dei nostri amici cinesi, e via, verso Perth: siamo nel nostro bellissimo hotel a Perth quando è già buio.