Grazie alla collaborazione tra Unesco festival Experience e l’Associazione Italiana travel blogger, di cui faccio parte, ho avuto modo di partecipare alla tappa siciliana del festival ideato e finalizzato a promuovere i siti Unesco delle regioni del sud Italia. In Sicilia gli eventi del festival hanno avuto come esclusive cornici le cittá di Piazza Armerina, Siracusa, Cefalù e Noto.
Unesconet, il progetto che valorizza i siti Unesco del Sud Italia:
Le Province dei 14 siti Unesco del sud Italia si sono associate creando un progetto finanziato dal Ministero dei beni culturali volto a valorizzare e far conoscere il territorio circostante i 14 siti patrimonio dell’Umantà, zone che spesso il visitatore ignora perchè attirato esclusivamente dalle attrazioni UNESCO. È nato a tal fine anche il sito web Unesconet.eu, ancora in fase di allestimento, nel quale il turista può facilmente reperire informazioni non solo sui siti Unesco, ma anche sul territorio in cui si trovano; si ha anche la possibilità di scaricare l’UNESCO card, una sorta di carta convenienza che assicura sconti e privilegi a chi si rivolge alle aziende che aderiscono al progetto unesconet. Nel portale inoltre si possono creare percorsi ed itinerari personalizzati.
Nell’ambito del progetto il festival itinerante Unesco Festival Experience, comprendeva alcuni eventi e spettacoli musicali che avevano come location alcuni dei siti patrimonio dell’umanità delle regioni del sud italia.
I siti Unesco della Sicilia
In Sicilia sono 7 i siti decretati dall’Unesco Patrimonio dell’umanità: La valle dei templi di Agrigento, la villa del Casale di Piazza Armerina, Siracusa e la necrepoli rupestre di Pantalica, le città barocche della Val di Noto, le isole Eolie, il Monte Etna ed il percorso Arabo-Normanno di Palermo, Monreale e Cefalù.
Durante i due giorni in Sicilia ho dedicato il mio tempo a visitare 3 dei siti Unesco dell’isola, in particolare ho avuto modo di tornare ad ammirare la villa del Casale di Piazza Armerina (inserita nel patrimonio dell’umanità nel 2000), di scoprire alcuni dei paesi barocchi della Val di Noto ( sito Unesco dal 2002 ) e di fare un mini-trekking nella necropoli di Pantalica nella lista dei patrimoni dell’umanitá (insieme a Siracusa) nel 2005.
Il mio itinerario di 2 giorni a caccia dei siti Unesco della Sicilia orientale
In due giorni ho percorso circa 400 chilometri in auto (e 25 a piedi) visitando di fatto tre siti Unesco della Sicilia e 4 cittá e, aggiungo mangiando mezza dozzina di arancini e due granite al caffè.
Certo, é stato un vero e proprio tour de force e, a mio avviso sarebbe necessario almeno un giorno in più per poter godere appieno delle bellezze siciliane.
Come aeroporto di arrivo ho scelto Catania, e da qui con una macchina a noleggio (trovata sul sito rental car ad un prezzo davvero stracciato) mi sono spostata direttamente a Piazza Armerina. La visita alla Villa del Casale é d’obbligo e, prendendo un’ audioguida (prezzo 6 euro) sarai facilitato nell’individuare i mosaici più belli e rappresentativi.
Ma a Piazza Armerina non c’é solo il sito UNESCO: la cittá é molto bella, il centro storico con le sue chiese, le vie, gli angoli suggestivi ed i palazzi nobiliari merita una visita approfondita: la maggior parte dei visitatori infatti, arriva in cittá e subito dopo aver visitato la villa del casale riparte per una nuova destinazione; io stessa in occasione delle precedenti visite alla villa non avevo mai visitato la graziosa cittadina. Una mezza giornata é sufficiente per vedere i monumenti principali.
Da Piazza Armerina a Palazzolo Acreide la strada si snoda tra i monti Ibrei. A circa mezz’ora da Piazza Armerina una sosta a Caltagirone é obbligatoria: il centro storico cittadino è inserito nel patrimonio Unesco delle città barocche della val di Noto. Da non perdere la bellissima scalinata di Santa Maria a Monte unica nel suo genere, costituita da 142 scalini abbelliti dalle ceramiche di produzione locale. Il mio consiglio é quello di arrivare di mattina presto, quando ancora la maggior parte dei turisti non invade la scalinata. Nella cittá alta, una volta in cima alla scalinata, potrai visitare la Chiesa di Santa Maria del Monte distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita a metà del XVIII secolo. Da visitare anche il Duomo di Caltagirone dedicato a San Giacomo e la cui cupola è rivestita con le ceramiche locali.
Da Caltagirone a Palazzolo Acreide impiegherai poco meno di un’ora guidando nella strada panoramica che attraversa i monti Iblei. La città sorge sul colle Acre, e fu fondata dai corinzi siracusani nel 660 a.C. L’antica città di Akrai è ancora visitabile.
Ti consiglio inoltre di dedicare qualche ora ad un affascinante itinerario a piedi che ti porterà a scoprire il bellissimo centro storico di Palazzolo Acreide: puoi leggere il racconto della mia giornata in città.
Quarta tappa dl mio intenso tour è stata Noto. Purtroppo non ho avuto molto tempo, ma avevo già visitato in altre occasioni la città, considerata un po’ l’emblema del barocco siciliano.
Assolutamente da non perdere anche se ti fermi solo qualche ora, la cattedrale dedicata a San Nicolò, la chiesa di Santa Chiara ed il Palazzo di Ducezio che è anche la sede del municipio della città e si trova proprio di fronte alla Cattedrale. La sala di rappresentanza del comune di Noto è la bellissima Sala degli specchi e, pagando un ticket d’entrata potrai visitarla. A Noto tuttavia, è bello perdersi tra le vie e e piazze anche semplicemente per ammirare con il naso all’insù le meravigliose facciate degli antichi palazzi nobiliari.
Ma il tempo stringe ed è rimasta solo qualche ora che dedicherò ad un “assaggio” della necropoli rupestre di Pantalica: l’ambiente naturale, ed il breve percorso di trekking, unito ai panorami mozzafiato sulla gola della Calcinara mi hanno convinto che qui ci devo ritornare! Lo farò presto! 😉