Durante uno dei nostri weekend #camperfab abbiamo deciso di risalire la costa Toscana e di esplorare la parte a nord di Piombino ed il Golfo di Baratti; per cui con il nostro camper abbiamo imboccato la Siena-Grosseto e poi, una volta tanto, siamo risaliti verso nord attraverso l’Aurelia.
Pensavo (erroneamente) che Piombino fosse solo un punto di partenza per le navi che si apprestano a solcare il mar Tirreno. Invece, mi devo ricredere: la sua invidiabile posizione, la sua struttura urbana ed il suo mare fanno di Piombino una piccola perla Toscana!
Piombino in Camper
Devo subito sottolineare che, a nord di Piombino, ti devi dimenticare le aree camper a buon prezzo: minimo 20 euro per 24 ore! Addirittura a Baratti e Populonia, ai camper è praticamente interdetta la circolazione: i parcheggi hanno tutti “la sbarra” e quindi i veicoli sopra i 2 metri e 10 non possono circolare.
Noi, abbiamo parcheggiato il nostro van a Populonia stazione, in uno dei pochissimi parcheggi per camper (tra l’altro gratuito) e da lì, in mountainbike ci siamo mossi per esplorare la zona.
C’è da dire che a meno di un chilometro dalla stazione di Populonia partono i bus navetta che ti portano direttamente a Baratti ed a Populonia, per cui se non sei un gran pedalatore hai comunque la possibilità di andare in spiaggia lasciando il tuo mezzo tranquillamente parcheggiato.
Un alternativa più a sud di qualche chilometro è, il gigantesco parcheggio a Piombino nei pressi di cala Moresca fruibile soprattutto in bassa stagione.
Il promontorio di Piombino per me è stata una vera scoperta!
Guardando la cartina geografica in una serata di metà maggio, abbiamo notato il promontorio tra Populonia e Piombino; naturalmente la nostra curiosità ci ha spinto fin lassù!
Lo abbiamo attraversato partendo da Populonia Stazione in mountainbike e salendo dapprima a Baratti e poi fino al piazzale di Reciso attraverso la tortuosa strada in salita che si arrampica verso Populonia alta.
Itinerario in mountainbike sul promontorio di Piombino
Da Reciso, attraverso il cancello che delimita i sentieri ci addentriamo nel percorso n. 300, un bellissimo stradone di 10 chilometri circa che, attraversa il promontorio con saliscendi per niente faticosi e molto molto panoramici. Ben presto si arriva alla chiesina diroccata di San Quirico e poi, si attraversano boschi e radure, fino a scoprire il panorama che spazia verso l’Isola d’Elba. La discesa verso Piombino e la bella Cala Moresca è facile e divertente.
Piombino, cosa vedere
Un giro a Piombino è quasi obbligatorio: ti consiglio di visitare il caratteristico centro storico fino ad arrivare alla suggestiva Piazza Bovio che si protende verso il mare come a voler abbracciare la cittadella ed piccolo molo di Piombino.
Puoi fare una sosta all’imponente chiesa dell’Immacolata e visitare la cittadella partendo da Corso Vittorio Emanuele ed arrivando fino al Torrione, l’unica porta della città che risale al 1400; noterai una costruzione gigantesca, il Rivellino, edificato a scopo difensivo. Se hai ancora tempo, sali fino al Castello costruito dai Pisani nel XII secolo e partecipa ad una visita guidata che ti svelerà anche i segreti della Fortezza Medicea risalente al 1500.
Si ritorna verso Cala Moresca e, da qui, non ci si può sbagliare, si imbocca il sentiero n. 302 cioè la via dei Cavalleggeri.
La prima parte del sentiero è facile e pedalabile. Ma poi un po’ per il fondo ed un po’ per la pendenza, è quasi impossibile non scendere dalla bici. Per questo motivo, se sei in bicicletta, ti consiglio di imboccare dal sentiero n.302, il sentiero n.303 che ti riporterà attraverso una salita per niente difficoltosa, fino alla chiesa di san Quirico dalla quale si può ridiscendere fino al Piazzale di Reciso per lo stesso sentiero dell’andata (il n.300) passando prima per i resti del monastero benedettino di san Quirico.
Prima di tornare a Polpulonia Stazione, ti consiglio di fare un ultimo sforzo e di pedalare attraverso i due tornanti che ti porteranno nel bel borgo di Populonia! Non te ne pentirai! 😉