Lanzarote è diversa dalle altre isole dell’arcipelago della Canarie, questo lo avrai già letto da tutte le parti! La sua diversità non è dovuta solo alla conformazione del territorio ed alla mancanza quasi totale di vegetazione, ma è dovuta principalmente ad una scelta fatta decenni fa dalle amministrazioni e dagli abitanti e portata avanti fino ai nostri giorni.
A Lanzarote non vedrai immense colate di cemento, acqua-scivoli e parchi divertimenti (e se li vedrai saranno veramente pochissimi). A Lanzarote i centri commerciali ed i grattacieli si contano sulla punta delle dita. A Lanzarote i colori che vedrai saranno solo il nero della terra e della lava, l’azzurro del mare ed il bianco…..Il bianco?
Sì. A Lanzarote la gente vive in graziose case bianche che sembrano appena stuccate, con piccole porte verdi e una cascata di bouganvillae che incorniciano le finestre. A Lanzarote c’è una sola ”grande” città : Arecife .
Ad Arecife c’è un solo grattacielo.
Poi Lanzarote è rimasta tale e quale. A me è piaciuta anche per questo.
Ma perché a Lanzarote si è salvata dalla cementificazione selvaggia che ha caratterizzato le altre isole Canarie?
L’artista spagnolo Cesar Manrique, nato ad Arecife nel 1919 e morto nel 1992, è il principale “responsabile”, nel senso buono del termine, della preservazione e conservazione dell’isola : molte delle sue idee architettoniche sono tuttora alla base dello sviluppo e dell’urbanizzazione di Lanzarote.
La Foundation Cesar Manrique a Lanzarote
La fondazione Manrique fu ideata dall’artista già nel 1982 ma fu aperta dopo la sua morte nel 1992. La Fondazione, privata, non ha scopo di lucro, e i proventi che derivano dalla vendita dei biglietti d’ingresso alle varie mostre ed alla casa di Manrique (che ne rappresenta la sede) , vengono destinati per finanziare attività artistiche e culturali ed ambientali, nonchè a far conoscere ai visitatori le opere d’arte dell’isola.
Un esempio dell'”insegnamento” di Manrique? A Lanzarote non possono essere costruiti edifici con più di due piani (salvo rare eccezioni) e lo stile deve rimanere sempre quello tradizionale.
Le opere di Manrique a Lanzarote sono molteplici e, durante un tour dell’isola sarà facilissimo individuare la sua impronta un po’ ovunque.
Se sei curioso di visitare la Lanzarote di Manrique ti consiglio di vedere almeno questi 6 siti: viste le brevi distanze e la dimensione “ridotta” dell’isola non sarà difficile effettuare questo itinerario in 2/3 giorni. Potrai avere anche il tempo di rilassarti in spiaggia oppure di dedicarti a fantastici itinerari di trekking a Lanzarote.
Alcuni dei siti che ho segnalato fanno parte del circuito CACT (centro d’arte, cultura e turismo) e, nelle biglietterie è possibile chiedere un voucher cumulativo per entrare in 3, 4 o 6 centri. Ti consiglio di visitare il sito CACT per maggiori informazioni.
Le opere di Manrique a Lanzarote
Jameos Del Agua
L’immensa eruzione vulcanica del monte Corona avvenuta 2000 anni fa, ha creato un tunnel dovuto alla solidificazione della lava della lunghezza di circa 6 chilometri. Grotte, anfratti e magnifiche formazioni si possono ancora ammirare nella Cueva de los verdes, ma più a valle, verso la costa, Jameos Del Agua rappresenta una delle opere d’arte più famose di Manrique: in alcuni punti la volta costituita dalla lava solidificata è crollata e, l’artista ha voluto creare in un ambiente molto suggestivo un Giardino Botanico con un auditorium ed un bellissimo ristorante con una Piscina circondata da un’esotica vegetazione.
Jameos Del Agua rimane aperto fino alle 19,00. Il biglietto per tutta la giornata costa 9,50 euro. Se si entra dopo le 15,00 si ha diritto ad uno sconto. Si può acquistare il biglietto cumulativo che può far risparmiare fino a circa 10 euro per entrare negli altri siti CACT
El Diablo (Timanfaya) Las Montañas del Fuego
Il parco Timanfaya è forse uno dei luoghi più visitati dell’isola ed il ristorante “El Diablo” grazie alla sua unicità è conosciuto in tutto il mondo. Manrique progettò l’edificio nel 1970 ; il ristorante fu costruito nella sommità dell’Islote di Hilario, e, grazie alla sua pianta circolare ed alle pareti di vetro, offre una vista panoramica a 360 gradi sul parco. La particolarità è la griglia nella quale vengono arrostite le pietanze: il calore proviene direttamente dal sottosuolo.
Il simbolo de parco, El diablo appunto, è anch’esso un’opera di Cesar Manrique e si può ammirare al gate d’entrata.
Las Montañas del Fuego rimane aperto fino alle 19,00. Il biglietto per tutta la giornata costa 10 euro. Se si entra dopo le 15,00 si ha diritto ad uno sconto. Si può acquistare il biglietto cumulativo che può far risparmiare fino a circa 10 euro per entrare negli altri siti CACT
Casa museo di Cesar Manrique a Harìa (la casa del palmeto)
Nella tranquillità di un minuscolo villaggio assolato al centro dell’isola Cesar Manrique ristrutturò una vecchia masseria e costruì la sua dimora circondata da un bellissimo palmeto.
In casa Manrique il tempo sembra essersi fermato e tutto è rimasto come l’artista l’ha lasciato poco prima della sua morte nel 1993. Anche nel suo laboratorio si possono ammirare opere rimaste incompiute.
Bellissime e imperdibili le sale da bagno della casa con pareti di vetro che si aprono nel giardino di terra vulcanica.
Attenzione! La casa museo di Haria non fa parte dei siti CACT.
La casa è aperta tutti i giorni dalle 10,30 alle 18. Il costo dei biglietti è di € 10 solo per la casa museo; il biglietto cumulativo casa museo di Haria +Fondazione César Manrique di Tahíche è di €15 (chiusa a Capodanno) (Attenzione! La casa museo di Harianon fa parte dei siti CACT)
Centro Manrique: casa di Cesar Manrique
La casa di Manrique ora sede della fondacion de Manrique si trova a Tahìche, località nella parte centrale dell’isola. La costruzione è stata pensata e progettata per essere costruita letteralmente “sopra” la colata lavica del 1730. La particolarietà dell’architettura e la perfetta integrazione con l’ambienta naturale ne fanno un vero gioiello dell’art design e ti consiglio vivamente di visitarla. Simboli caratteristici della casa: la colata lavica che pare entrare dalla vetrata e gli ambienti sotterranei ricavati nelle bolle della colata lavica. Il mio consiglio? Visitatela!
Attenzione!Fondazione César Manrique di Tahíche non fa parte dei siti CACT.
La casa è aperta tutti i giorni dalle 10,30 alle 18. Il costo dei biglietti è di €8 solo per Fondazione César Manrique; il biglietto cumulativo casa museo di Haria +Fondazione César Manrique di Tahíche è di €15
Jardin de cactus
Il jardin de cactus con specie di piante grasse provenienti da tutto il mondo si trova a Guatiza molto vicino a Costa Teguise.
Anche qui, come in tutte le creazioni di Manrique il paesaggio si integra perfettamente con l’opera.
Il jardin de cactus è aperto tutti i giorni dalle 10,00 alle 17,45. In estate apre alle 9,00. Il prezzo del biglietto è di €5,80. Puoi acquistare un biglietto cumulativo risparmiano fino a circa 10 euro presso le biglietterie ACT per i siti
Mirador del Rio
All’estremo nord dell’isola c’è un posto speciale, un posto che da solo vale il viaggio a Lanzarote .
Il Mirador del Rio se vai a Lanzarote lo devi assolutamente visitare.
Il panorama è unico ed il ristorante progettato da Manrique su un vecchio fortino è davvero superbo.
Vetrate, scale a chiocciola e terrazzi; il tutto davvero completamente invisibile dal mare: noi quando siamo stati a La Isla Graciosa, l’isoletta di fronte al Mirador del Rio, abbiamo davvero faticato per identificarlo.
Il Mirador del Rio è aperto tutti i giorni dalle 10,00 alle 18,45 in estate mentre in inverno la chiusura viene anticipata alle 15,45. Il prezzo del biglietto è di €4,75. Puoi acquistare un biglietto cumulativo risparmiano fino a circa 10 euro presso le biglietterie CACT.
Monumento al Campesino
Il monumento al Campesino fu progettato e costruito da Manrique proprio nel centro dell’isola; si tratta di un monumento ed un museo che riproduce la casa tradizionale e vuol celebrare il lavoro di generazioni di uomini e donne che hanno lavorato (e lavorano ) nei campi . Il monumento ha la particolarietà di essere costruito con serbatoi d’acqua delle barche e ferro.
La visita è libera.