Eccoci alla vigilia di un nuovo viaggio on the road! Questa volta voleremo in Grecia per coronare un sogno che avevo da tempo: vedere le Meteore.
L’altro sogno riguardante la Grecia purtroppo non si potrà avverare né ora né nei prossimi viaggi: vorrei visitare i monasteri del Monte Athos, ma, mi dovrò accontentare di vederli dal mare!
In nostro viaggio inizierà da Salonicco dove atterreremo con un volo diretto da Roma e da qui con la nostra utilitaria già noleggiata dall’Italia punteremo a Kalampàka all’ombra delle Meteore.
Trascorreremo due giorni a cercare gli antichi sentieri che uniscono i monasteri e, sfideremo la calda estate greca spostandoci a piedi tra un “cucuzzolo e l’altro”.
Ci sposteremo poi a Volos per ritrovare Maria, vecchia amica dei tempi dell’Università che mi farà finalmente conoscere la sua città visto che sono vent’anni che me ne parla!
Saluteremo Volos e Maria per risalire fino alla penisola Calcidica dove trascorreremo gli ultimi 4 giorni tra passeggiate, relax in spiaggia e mini-crociera per “spiare” dal mare i famosi monasteri del Monte Athos che purtroppo non potrò mai vedere solo e soltanto perché sono femmina! Forse ha ragione la saggia Claudia quando dice che nemmeno gli uomini dovrebbero andarci in segno di protesta! Fatto sta che il Monte Athos suscita in me una profonda curiosità forse dovuta alla sua inaccessibilità!
L’ultimo giorno di viaggio lo trascorreremo a Salonicco.
Non abbiamo praticamente prenotato niente fuorchè la guest house della prima notte e l’auto a noleggio; la nostra passata esperienza in Grecia ci ha insegnato che, specie in bassa stagione, è più conveniente improvvisare! Tanto abbiamo sempre il saccolenzuolo nei nostri zaini!
Da Salonicco alle Meteore
Primo giorno:
Atterriamo a Salonicco con 5 minuti di anticipo; il sole di Roma è solo un lontano ricordo: la Grecia ci accoglie con un cielo carico di nubi minacciose ed un vento fastidiosissimo. Ritiriamo in fretta la nostra Polo Wolksvagen di un improbabile e vistosissimo colore bluette 🙂
Il nostro Grecia on the road inizia nel peggiore dei modi: facciamo appena in tempo ad infilarci sul raccordo che ci investe un vero e proprio nubifragio! A tratti la strada è allagata ed è necessario proseguire a passo d’uomo! Altro che luminosa ed assolata Grecia! Passiamo Salonicco e ci dirigiamo verso ovest prendendo la superstrada A2.
Proseguiamo tra colline nebbiose e pianure coltivate e poi, seguendo i cartelli turistici, usciamo e percorriamo oltre 50 chilometri di strada secondaria tra tornanti, fiumi e piccoli ponti. Il panorama è notevole, è una vera sorpresa! Ci fermiamo in una taverna a pranzo.
Pian piano il tempo sembra migliorare e, ben presto il sole fa capolino tra pochi ciuffi di nuvole. Finalmente arriviamo a Kalambáka ed alla deliziosa Sofia Guest house, prenotata dall’Italia. Posiamo le nostre cose e poi decidiamo che dobbiamo assolutamente salire fino a Moni Agiou Stefanou, il monastero più vicino alla nostra guest house perchè domani osserverà giorno di chiusura.
Fotografiamo il panorama veramente particolare che si ammira dalla suggestiva strada panoramica e poi ridiscendiamo a Kastraky. Sono le 18 e, forse con un po’ di incoscienza decidiamo di percorrere uno dei percorsi di trekking che girano intorno al gigantesco Adrakhty, il pinnacolo che sovrasta il delizioso villaggio di Kastraki; per fortuna impieghiamo poco più di un’ora per completare il periplo e non è ancora tramontato il sole! Attraversiamo scenari fantastici tra boschi e faticosi saliscendi.
Per cenare scegliamo una taverna nella via principale di Kalambáka e poi ci ritiriamo in hotel: ha ricominciato a piovere e siamo preoccupati per il nostro trekking di domani.
Visita alle Meteore
Secondo giorno:
Dopo l’acquazzone di ieri notte, questa mattina a dispetto delle previsioni, splende un tiepido sole, il trekking alle Meteore ci aspetta, per cui, dopo colazione, ci dirigiamo a Kastraki e da qui, iniziamo a salire in macchina fino all’inizio del sentiero che ci porterà verso la Gran Meteora (o monastero della Trasfigurazione) e il Monastero di Varlaam.
Sono le 10 quando, dopo aver parcheggiato l’auto in una piazzola, entriamo nel fitto bosco ed iniziamo a percorrere gli antichi sentieri monastici. Tornanti su tornanti si arrampicano su una stretta gola all’ombra dei pinnacoli delle due Meteore. Non incontriamo praticamente nessuno; purtroppo tutti i visitatori raggiungono i monasteri in autobus turistici od in macchina e si perdono così lo strepitoso paesaggio.
Decidiamo prima di visitare il Monastero di Varlaam e quindi dal bosco accediamo alla ripidissima scalinata che porta all’ingresso. A quest’ora ci sono molti gruppi in visita e si percepisce molto poco l’atmosfera ascetica del luogo. Raggiuno la Gran meteora attraverso la strada asfaltata e, dopo averla visitata ridiscendiamo sino alla macchina dal bellissimo sentiero sul bosco. In tutto poco più di due ore e mezza.
Rimane ancora il tempo di visitare Moni Agios Nikolaos che, assorbirà tutte le nostre ultime energie con le sue ripide scale! Tra l’altro, nonostante sia la più vicina al paese è quella che ci è piaciuta di più. È tempo di mettere qualcosa sotto i denti e, a Kastraki ci fermiamo in una taverna proprio difronte alla chiesa dove mangiamo la prima musaka del nostro viaggio! Dopo pranzo, l’ultimo monastero, , il più particolare: Roussanou (o di Santa Barbara). Purtroppo è anche il più affollato. Trascorriamo il resto del pomeriggio a rilassarci prima di cenare nella taverna accanto alla nostra Guest house. Domani ri riparte a bordo della nostra auto bluette per una nuova tappa di questo viaggio in Grecia on the road.
Per approfondire: Meteore, Grecia
Dalle Meteore a Volos
Terzo Giorno:
Partiamo con calma dalla nostra Guest house di Kalabaka, salutiamo le Meteore e puntiamo il muso della nostra Polo verso est, direzione Volos.
La strada scorre veloce e dopo una pausa caffè in un villaggio subito dopo Tikala, sfrecciamo (si fa per dire visto che il limite di velocità è quasi sempre 90 chilometri orari) verso la costa Egea.
Volos si trova in una posizione invidiabile tra mare e montagna e, la prima impressione nel vederla da lontano è quella della tipica città greca con case basse affacciata su un bel golfo. Ma noi siamo qui per riabbracciare la mia amica di scorribande universitarie Maria. Per cui, navigatore alla mano in breve arriviamo alla sua farmacia e mi presento con un bel “Kalimera”….abbracci e baci di rito e poi subito in un tsipouradico (l’outzieria locale) a Nea Ionia il quartiere di Maria, per brindare al nostro incontro.
Il pomeriggio lo trascorriamo a chiacchierare e poi la sera ce ne andiamo in uno dei deliziosi locale del porto. Maria ci elargisce innumerevoli consigli e stravolgiamo il programma che avevamo fatto. Non possiamo non vedere da vicino la famosa stazione ferroviaria di Volos progettata da De Chirico senior.
Ce ne andiamo a letto alle due stanchi morti! Domani ripartiamo e di nuovo saremo on the road.
Per approfondire: Volos, Grecia
Penisola del Pelion
Quarto giorno:
Alle 9 di mattina siamo pronti con la nostra Polo carica per riprendere il nostro Grecia on the road .
Salutiamo Maria e la sua famiglia e da Volos ci dirigiamo verso la penisola del Pelion: non avevamo inizialmente incluso questa tappa nel nostro viaggio in Grecia, ma, su consiglio di Maria abbiamo deciso di dedicare un giorno a questo splendido angolo di paradiso. Effettueremo il giro in senso orario. Iniziamo a risalire la montagna e, prima tappa del nostro itinerario sarà Makrinitza, delizioso villaggio arroccato sulla montagna; dalla piazza principale del quale si gode una vista spettacolare su Volos e sul suo porto. Giganteschi platani regalano una fresca ombra alle taverne che si affacciano sulla piazzetta. In tutto il paese da decine e decine di fontanelle sparse in ogni angolo sgorga la fresca acqua della montagna.
La nostra sosta dura il tempo di una passeggiata ed di un caffè, poi ripartiamo.
Continuiamo a salire e passiamo piccoli villaggi, frutteti ed oliveti. La strettissima strada si snoda tra foreste e panorami mozzafiato: il verde brillante della montagna degrada sul turchese di un mare da sogno.
La spiaggia di Mylopotamos è il posto più frequentato, ma anche il più adatto a fare il primo bagno della stagione! Pranziamo in una taverna proprio sopra alla spiaggia (mangiando uno dei migliori tzatziki assaggiati fin’ora) e poi, continuiamo il nostro giro.
Prossima tappa Miles, quattro case, una piccola stazione ferroviaria ed una piazzetta sulla quale si affaccia una deliziosa chiesetta. Da Miles ridiscendiamo nel versante meridionale della penisola del Pelion ed in breve siamo di nuovo a Volos.
É ancora presto, per cui, decidiamo di proseguire verso nord per avvantaggiarci sulla tappa di domani. Ci fermiamo a Tempi, luogo di culto sulle sponde di un fiume, peraltro oggi molto affollato. Ultima tappa, nella quale trascorreremo la notte, Platamona. Dormiamo una Guest house in riva al mare.
Penisola Calcidica
Quinto giorno: