Il grande Anello dei borghi Ascolani: non chiamatelo semplicemente “cammino”
Non starò qui a raccontare cosa significa conoscere persone estranee il giovedì sera e salutarle la domenica seguente come vecchi amici con la consapevolezza che “tanto prima o poi ci rivedremo” non è una semplice “frase fatta detta” convenevole, ma una certezza.
Non starò qui a raccontarti che per fare “progetti” di promozione e valorizzazione turistica occorre conoscere e soprattutto amare il proprio territorio e non riuscirei nemmeno a raccontarti l’entusiasmo e l’impegno con cui hanno lavorato i ragazzi di Le Marche Experience. Non ti dirò infine che il Grande anello dei Borghi Ascolani, a piedi, è una delle esperienze più belle di trekking che io abbia mai fatto perché, di fatto, il GABA, come lo chiamano gli ideatori, non è un semplice “cammino”, ma un’esperienza a tutto tondo.
Come nasce il Grande anello dei Borghi Ascolani
Il Grande Anello dei Borghi Ascolani nasce da un’idea di Emanuele Corradetti, finanziere ascolano che pratica da sempre il trekking tra i sentieri dei due parchi che circondano il territorio (il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Il parco del Gran Sasso e Laga) . Insieme all’amico (la guida turistica Massimo Scendoni) durante una delle loro incursioni tra i boschi dell’Ascolano, decidono di sviluppare un percorso ad anello tra i comuni sparsi tra i monti del sud delle Marche in provincia di Ascoli Piceno. Complice il lungo periodo di lokdown Massimo ed Emanuele pianificano un progetto destinato a “rivoluzionare” il turismo slow del Piceno e coinvolgono gli altri colleghi de le Marche Experience Valentina Carradori e Valeria Nicu. Con il supporto dei comuni di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme, Roccafluvione e Venarotta, si è svolta dal 14 al 19 luglio, l’edizione “zero”, del Grande Anello dei Borghi Ascolani , il test che ha visto la partecipazione di esperti di outdoor, blogger, fotografi e videomaker. Anche io ho avuto la fortuna di poter “camminare” nelle ultime tre tappe del Grande anello dei Borghi Ascolani ed un po’ mi pento di non aver compiuto l’intero cammino, ma giuro che rimedierò al più presto!
Trekking nelle Marche: Grande Anello dei Borghi ascolani, tappe e percorso
Il Grande anello dei borghi Ascolani è strutturato in sei tappe che si possono percorrere o a piedi o in bicicletta; in quest’ultimo caso, naturalmente, l’itinerario sarà leggermente diversificato, ma sostanzialmente i panorami saranno gli stessi. La partenza e l’arrivo del “cammino esperenziale” è la Piazza del Popolo, “il salotto buono” di Ascoli Piceno.
Ogni tappa si articola di media in circa 15 chilometri e, durante il cammino, si effettueranno diverse fermate per visitare piccoli borghi, monasteri, mulini o anche semplicemente per parlare con le persone, intrattenendosi magari, davanti ad un buon bicchiere di rosso. Questo proprio perché il GABA non è solo un “allenamento muscolare” ma un vero e proprio pacchetto di esperienze “autentiche” in luoghi al di fuori degli usuali percorsi turistici.
La prima tappa parte direttamente da Piazza del Popolo ad Ascoli ed arriva fino al Castello di Venarotta passando per il borgo castello di Mozzano, per il ponte naturale sul Fluvione, il ponte Nativo fino ad arrivare al Convento di San Francesco, fondato probabilmente dal Santo ed annoverato tra i più antichi della zona. 18 chilometri da percorrere in circa 5 ore e mezza.
La seconda tappa porta dal Castello Venarotta a Meschia. La prima suggestiva attrazione è il Mulino Arena che si trova a picco sulla cascata del Fluvione. Altra tappa è la Chiesa di Sant’Ippolito e Cassiano e poi, passando dai ruderi del Castello di Pizzorullo, si arriva fino al borgo di Meschia. Si cammina per 5 ore percorrendo circa 17 chilometri.
La terza tappa parte da Meschia per arrivare a Forcella. Si raggiungono gli oltre 1200 metri del Monte Pianamonte con panorami sulla vetta del Monte Vettore. Camminando si scoprono la “contrada agraria” di Pian dell’oro ed i particolari insediamenti rupestri sparsi nella campagna con le case grotta. Si arriva alla piccola frazione di Forcella. La tappa è di circa 10 chilometri percorribili in 5 ore di cammino.
Fin qui, mi sono affidata ai racconti dei miei compagni di viaggio, ma, dalla sera della terza tappa a Forcella ti posso raccontare in prima persona cosa significa percorrere il GABA.
Il MIO Grande anello dei Borghi Ascolani è iniziato alla grande, nell’agriturismo Arcera tra uno showcooking ed una degustazione di ottima birra artigianale sotto lo sguardo attento e premuroso della “locandiera” Ombretta.
Il cammino del giorno seguente, la quarta tappa del GABA, tappa inizia in discesa con la visita del Molino Pompili, un mulino idraulico ancora funzionante ora adibito a delizioso b&b. Ombretta ci racconta la storia della bella struttura, e ci accompagna nella “cascata privata” situata direttamente nel “giardino” del molino. Sono trascorsi solo 10 minuti dall’inizio del mio trekking e già ho occhi e bocca spalancati dallo stupore!
Cominciamo a camminare sul serio: dapprima una lunga e scoscesa salita e poi un sentiero in discesa ci porta fino a Santa Maria di Acquasanta Terme dove ci aspetta un bagno nelle vasche termali di Lu Vurghe, in riva al fiume, in una spiaggetta insolitamente deserta.
Ripartiamo sotto la pioggia per arrivare a giusto all’ora di pranzo a Paggese, delizioso borgo nel quale si può ammirare la chiesa di San Lorenzo con il pavimento in travertino così come le facciate bianche delle case “parlanti” , dimore signorili con portali incisi con frasi scolpite nella pietra ad opera di maestranze longobarde.
Da Paggese il nostro percorso si intreccia con i sentieri de “le Antiche mulattiere” e raggiungiamo il suggestivo Castel di Luco, una bellissima fortezza medievale dalla forma tondeggiante.
Il nostro cammino di oggi sta per volgere al termine: un’ultima faticosissima salita fino ad arrivare all’Abbazia di San Benedetto in Valledacqua risalente alla fine del X secolo ed oggi sede dell’omonimo monastero. Il luogo è totalmente immerso nella natura in una posizione davvero unica. Pernottiamo nell’hotel proprio di fronte al Monastero.
La quinta tappa del Grande anello dei Borghi Ascolani inizia (tanto per cambiare) in salita. Arriviamo a San Gregorio, il paese dove ha vissuto e combattuto per difendere lo Stato Pontificio Giovanni Piccioni detto dai nemici “il brigante”.
Il pranzo di oggi è a base di uno stufato di pecora (qui la chiamano pecora in callara) e, dopo averlo doverosamente onorato, riprendiamo il cammino attraverso un sentiero davvero panoramico che ci porta fino alla piccola frazione di Talvacchia che domina l’omonimo lago artificiale formatosi in seguito alla costruzione della diga dopo il 1960. Ultimo borgo della giornata è Coperso che raggiungiamo dopo aver camminato sul crinale con vista che domina la valle del fiume Castellano. Passiamo la notte nella Fattoria la Cona.
La sesta ed ultima tappa del Grande anello dei Borghi Ascolani questa volta inizia in discesa: arriviamo direttamente dalla Fattoria di Coperso al lago artificiale di Casette, ai piedi del suggestivo borgo di Castel Trosino. La necropoli Longobarda di Castel Trosino è la seconda più importante d’Italia e, dopo averla visitata inizia la nostra salita nell’ombra di un bel bosco secolare che ci porterà fino al rifugio Paci per il pranzo finale. La discesa verso Ascoli ci riserva ancora una bellissima sorpresa: la visita all’Eremo di San Marco, luogo di meditazione fondato dai monaci circestercensi nel XIII secolo, immerso in un bellissimo bosco ed “aggrappato” ad un costone roccioso con vista strepitosa sulla città di Ascoli. Ora la strada è tutta in discesa e la meravigliosa Piazza del Popolo ci aspetta per la foto (ed i saluti finali). Circa 19 chilometri per 6 ore di cammino.
Se sei interessato a percorrere i sentieri de “Il Grande Anello dei Borghi Ascolani” puoi contattare i ragazzi di “le Marche experience” telefonando direttamente al n.3287193002 o scrivendo a info@lemarchexperience.com.