Ormai sono tre anni che partecipo alla kermesse umbra Frantoi aperti, 5 weekend itineranti in diversi borghi umbri alla scoperta di gastronomia, cultura e storia! La novità di quest’anno è che sono stata incaricata di partecipare in veste di compagna di viaggio di Claudia, de la bussola ed il diario, e di accompagnarla tra i borghi ed i frantoi dei colli del Trasimeno; in particolare io ho curato gli itinerari della zona del comune di Piegaro. Piegaro è uno dei comuni dei Colli del Trasimeno e si trova tra la valle del Nestore ed il lago ad una manciata di chilometri dal confine con la Toscana. In realtà, lo confesso, è un po’ “fuori zona”, rispetto alla costa est del mio lago, ma ho accettato di buon grado l’incarico e, per documentarmi sono partita in perlustrazione. Cosa vedere nel Piegarese? In questo primo post vi parlerò del borgo di Piegaro e del suo Museo del Vetro. Il delizioso paese è arroccato in un’altura che domina tutta la valle; la breve visita guidata parte dalla bella chiesa parrocchiale intitolata a San Silvestro Papa nel cui interno è conservato un crocefisso ligneo che secondo la tradizione, nel 1738 “esudò ceruleo sudore”. Molto belle le vetrate colorate! La passeggiata prosegue sino al pozzo, che rappresentava l’unico approvigionamento idrico in epoca medievale per gli abitanti del borgo.
Dal belvedere scorgiamo il Parco Rocolo, a ridosso del percorso pedonale che circonda le mura del borgo; il parco, non era altro che l’antica riserva di caccia dei marchesi ed oggi con le sue piante secolari rappresenta una bella zona verde in pieno centro storico.
Attraverso gli ombrosi vicoli che ci regalano scorci suggestivi arriviamo sino all’antica vetreria piegarese, nella quale oggi ha sede l’interessantissimo museo del vetro.
Negli ambienti con mura in pietra finemente restaurati e adibiti a sale museali, veniva lavorato il vetro: un percorso obbligato ci guida attraverso la suggestiva sala delle volte con vetrine nelle quali sono conservati pezzi unici prodotti nell’antica fabbrica. La visita continua nella sala del forno dove si lavorava il vetro fondendolo ad altissime temperature.
Dell’antico forno rimane solo la base ed è possibile, scendendo negli scantinati sottostanti osservare l’ultima suggestiva colata di vetro scesa dal forno dopo il suo definitivo spegnimento nel 1968. Sono conservate le lavagne dei turni di lavoro ed il libri paga. Si possono osservare anche i fiaschi che, una volta venivano impagliati dalle mani sapienti delle donne piegaresi. Nell’ antica vetreria, oltre che a produrre fiaschi o oggetti di uso quotidiano, furono prodotte le tessere di mosaici per il Duomo di Orvieto o altre Cattedrali italiane.
L’antica ciminiera in mattoncini si trova all’esterno dell’edificio che ospita il museo e rimane a testimoniare il passato industriale del borgo.
Il Museo del vetro di Piegaro è aperto da maggio a settembre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Da Ottobre ad Aprile dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Biglietti interi €4 e ridotti €3,50.