Palermo, città frizzante e vitale, il suo centro storico, un dedalo di viuzze che si snodano attorno a belle chiese barocche e stupendi monumenti; è piacevole passeggiare in un giorno qualsiasi nei quartieri centrali.
Ballarò è come una calamita, ti attrae, le viuzze colorate e pullulanti di vita sono il centro nevralgico della città: richiami vocali, profumi e confusione tipica del centro di Palermo.
Ballarò è il mio quartiere preferito nel capoluogo siciliano e, quando ci troviamo in viaggio a Palermo, cogliamo l’occasione per passeggiare tra i banchetti che vendono di tutto.
A Ballarò sembra di essere in un suq nordafricano, i profumi ed i suoni ti confondono, sembra che il tempo si sia fermato e camminando tra le persone che sono intente nell’acquisto di pesce e di verdure, ci si può fermare in uno di tanti locali o vecchie trattorie che cucinano prelibatezze siciliane come pesce o carne alla griglia.
Dove mangiare a Ballarò?
Mangiare a Ballarò alla Taverna del bersagliere
Il primo è la “Taverna del bersagliere ” che si trova in via San Nicolò dell’ Albergheria, una vera e propria osteria che offre pesce e i migliori piatti della cucina siciliana. Ottima la pasta alla “glassa” condita secondo un’antica ricetta con patate e carne di manzo, poi di secondo abbiamo ordinato tonno alla piastra e frittura mista di pesce, il tutto annaffiato con ottimo vino della casa ed acqua spendendo 12 euro a testa. L’ambiente molto semplice ed informale, lo staff amichevole e gentile.
Mangiare a Ballarò “da Umberto a Ballarò”
In piazza Ballarò, invece, il cuore nevralgico del quartiere, ci siamo fermati in un’altro storico locale che, a nostro avviso, è assolutamente da provare: “Da Umberto a Ballarò” .
Umberto ti fa accomodare nei pochi tavoli, dove c’è un posto! Anche con altre persone ed il tutto serve a condividere!
Offre polipo alla griglia, carne e gamberetti. Noi abbiamo mangiato anellini al forno con ragù ,una sorta di pasta asciutta ripassata al forno con formaggi filanti e una buonissima caponata di melanzane, il tutto accompagnato da acqua e vino bianco. Spesa 18 euro in due. Ambiente informale e “caciarone”.