La Corsica: l’isola dove vento, mare e montagne convivono tra di loro in un perfetto connubio. Spiagge desolate, scogliere verticali, paesaggi montani e piccoli borghi antichi, immensi deserti, fiumi, torrenti e cascate si intersecano in 8722 Kmq.
E’ la terza isola del Mediterraneo per estensione, 1200 Km di coste frastagliate e rocciose ad ovest, più dolci e sabbiose ad est.
A chi giunge via mare l’isola appare come un unico monte che emerge tra le onde, in realtà avvicinandosi, ci si accorge che si tratta di molti massicci montuosi tra i quali il più alto è il Monte Rotondoche, con i suoi 2625 metri rimane innevato fino all’inizio dell’estate.
La Corsica infatti, ai più è nota per il suo mare e per le sue belle spiagge, ma il suo territorio sorprende per la sua natura selvaggia, per le montagne e per l’ impetuosità dei suoi numerosi torrenti.
Qui e’ possibile entrare in sintonia con la natura percorrendo a piedi o in bicicletta i numerosissimi sentieri.
Capo Corso ovvero “il dito”, è uno dei territori più interessanti dell’intera isola. Il sentiero del doganiere che lo percorre, è senza ombra di dubbio uno dei più conosciuti dagli escursionisti; esso copre l’intero tratto di costa che va da Macinaggio a Centuri per un totale di circa 8 ore di camminata. Naturalmente si può scegliere di farlo a tappe con molta calma, godendosi appieno il panorama. In genere vengono percorsi i tratti Macinaggio-Barcaggio e Barcaggio-Centuri in due giorni.
La fatica della camminata vi ripagherà con i bellissimi panorami su luoghi pressochè inabitati che regala questo lungo, ma facilissimo percorso di trekking.