Assisi, città conosciuta in tutto il mondo e visitata da migliaia di turisti ogni anno.
Dal 2012 un altro angolo di Assisi, il bosco di San Francesco, è stato reso fruibile grazie all’impegno ed alle risorse del FAI, il Fondo Ambiente Italiano che ha come obiettivo la promozione e la salvaguardia della natura e dei patrimoni culturali intesi come radici della nostra identità.
Se vuoi approfondire e conoscere miglio il FAI puoi consultare il suo sito ufficiale.
Cosa è il Bosco di San Francesco e dove si trova?
Il bosco di San Francesco è un’area verde, quasi incontaminata, che si trova proprio a ridosso della città di Assisi.
Dalla celebre piazza San Francesco ad Assisi, quella di fronte alla basilica superiore per intenderci, si accede al Bosco di San Francesco, attraverso una porta che si apre sulle antiche mura che costeggiano la piazza, sulla destra della chiesa.
La prima parte del bosco, quella subito oltre le mura che delimitano la piazza S.Francesco, è in realtà la Selva di San Francesco ed appartiene alla Basilica Papale e quindi al Vaticano.
Il FAI però gestisce e cura anche questa parte di bosco oltre a quella di sua proprietà ed i visitatori possono quindi passeggiare anche sulla Selva.
Il percorso è molto bello, si snoda sul fianco del colle e scende verso valle fino all’ antico convento benedettino di Santa Croce. Durante il percorso si possono osservare oltre allo strepitoso panorama sulla vallata e sulla Basilica di San Francesco, istallazioni artistiche molto originali.
La piccola biglietteria che funge anche da centro visite, è stata costruita con materiale interamente ecosostenibile e si trova dopo la porta d’accesso alla Selva di San Francesco quindi nella zona appartenente alla Basilica Papale.
Il percorso, perfettamente segnalato è molto semplice ed è adatto anche ai bambini.
Subito dopo il primo tornante si può osservare la campana della pace che rappresenta la pace tra le religioni. Continuando a scendere un gruppo di istallazioni in legno e materiali naturali abbelliscono il bosco: sono state create da alcuni artisti contemporanei. Il sentiero scende attraverso fino ad arrivare ad un cancello sul muro trecentesco che delimitava il possedimento papale.
Entriamo ora nel Bosco i San Francesco e continuiamo a scendere sino al ponte dei Galli. Il Monastero di Santa Croce è a meno di 5 minuti di cammino.
Dal Monastero duecentesco di Santa Croce, un tempo abitato delle Monache Benedettine, si può arrivare con una passeggiata di 15 minuti, al “terzo paradiso”, un opera di land art dell’artista Michelangelo Pistoletto. Il Terzo Paradiso rappresenta la fusione tra il primo (l’eden) e il secondo paradiso, quello artificiale, creato dagli esseri umani e rappresentato da tutto ciò che l’intelletto ha saputo creare. L’artista ha creato una figura molto simile all’infinito matematico dove i cerchi laterali rappresentano i due paradisi ed il cerchio centrale il terzo paradiso. Per “costruire” l’opera di land art sono stati impiegati circa 120 olivi.
Il FAI attraverso il lavoro di volontari ha ridato vita a questo splendido angolo di Umbria. Tanti sono i beni in tutta Italia gestiti dal FAI e, chiunque può contribuire al progetto, diventando socio del FAI.
Al bosco di San Francesco in particolare, si può invece adottare un albero o una panchina con una donazione. Una targhetta con il nome sarà affissa in ricordo del donatore.
Per accedere al Bosco di San Francesco dalla porta sulla piazza si deve passare alla biglietteria. E’ gradito un contributo di 4 euro. Per effettuare la visita si consiglia di indossare abbigliamento e scarpe comode; il percorso (sola andata) ha una durata di circa un’ora. Si può risalire a piedi oppure, in alternativa, si può chiedere al centro visite presso l’abbazia di Santa Croce, di chiamarvi un taxi. l’escursione è sconsigliata a chi ha problemi di deambulazione.
Il Bosco rimane aperto dal martedì alla domenica e tutti lunedì festivi dalle 10 alle 16. Si possono prenotare anche visite guidate in italiano o in lingua straniera. per info e prenotazioni consultare questa pagina.