Quando mi è stato proposto di partecipare alla giuria del carnevale di Viareggio ho accettato senza la minima esitazione; poi mi sono resa conto dell’importante compito che mi sarebbe stato affidato e, da donna, blogger e cittadina responsabile mi sono documentata minuziosamente su Viareggio e la sua tradizione “carnevalesca”, sui carri e sulle maschere che sfilano.
Ho scoperto che a Viareggio il Carnevale è veramente sentito dalla cittadinanza ed è anche molto partecipato. Addirittura grandi e piccini pur di sfilare sopra un carro sono disposti a farsi fare i costumi da una sarta a loro spese!
Ho scoperto anche che il simbolo della città è una specie di clown vestito di rosso e bianco, Burlamacco, la maschera di Viareggio che tappezza tutte le vie con il suo faccione vagamente sorridente!
Il programma delle manifestazioni del Carnevale di Viareggio si possono trovare nel sito ufficiale della Fondazione del Carnevale. Se vuoi puoi vedere il nostro video!
La mia giornata a Viareggio inizia prestissimo: vado a ritirare la busta ed i documenti per votare e poi con il biglietto in mano entro nel lungomare dove i carri stanno arrivando alla spicciolata.
Passeggio per due ore tra gente festante e i figuranti che provano i balletti ed osservo uno per uno tutti i carri! Non resisto e mi compro una deliziosa parrucca fucsia tanto per entrare un po’ anche io nel clima di festa.
Alle 14, 45 saliamo in tribuna d’onore ed insieme a vip del calibro di Paolo Rossi (il calciatore) Ugo Conti ( l’attore) e giornalisti vari.
Mi godo il terzo corso, dove “corso” sta per sfilata! Non vi dirò per chi ho votato, non posso farlo, ma, visto che il mio voto ha riguardato i carri di seconda categoria, credo che non ci sia nulla di male dire qual è l’istallazione di prima categoria che mi ha toccato il cuore : è il carro che si intitola “quello che non vorrei vedere” un bellissimo palcoscenico a due facciate; una giovane ballerina che danza una musica allegra sotto gli occhi vigili di un adulto-burattino. Dall’altra parte una ballerina su uno sfondo nero, questa volta danza tra le “grinfie” di un orco gigante. Una rappresentazione efficace ed immediata dell’abuso sui minori.
Più frivoli i temi delle altre spettacolari istallazioni: dalla gigantesca Merkel che partorisce piccoli “Renzi” alla “bella ciao”, lItalia della cultura e della musica.
Durante la sfilata ciò che veramente colpisce sono i costumi e le coreografie dei “team” dei vari carri; dalla tribuna lo spettacolo è stupefacente. Due ore di divertimento e spensieratezza veramente contagiose! Un toccasana davvero unico per scongiurare lo stress ed i problemi del quotidiano, ed alla fine, è proprio questo lo spirito per cui è nato il carnevale!
una donna, un mito.
La Merkel dicevo… =D
(No no, super Fabila!!!)
Ah, si davvero! io con lei non posso competere! :-O Ciao Sbert! grazie di essere passato!