La strada che da Malindi conduce fino a Watamu è asfaltata e, nonostante siamo in Africa, si percorre bene in circa 45 minuti, non è troppo stretta e non ci sono tantissime buche. Ciò che più ti colpisce è vedere il gran numero di persone che camminano sul ciglio della strada sotto il sole cocente con il semplice scopo di osservare le auto che passano. L’incrocio per raggiungere la spiaggia ed al piccolo villaggio di Watamu è ben segnalato e da qui inizia la strada sterrata. In pochissimi minuti ci si trova nel paesino costituito da poche costruzioni basse e poi si arriva così alla famosissima spiaggia bianca protagonista assoluta di tutti i depliants turistici che pubblicizzano il mare del Kenya.
Percorrendola interamente a piedi, ci si trova di fronte al mare cristallino con lingue di sabbia che regalano panorami di una bellezza davvero disarmante. I lussuosi resort di Watamu a 4 stelle si affacciano direttamente in questa spiaggia ed hanno una parte recintata ed attrezzata con ombrelloni e lettini. La parte nord della spiaggia di Watamu ,è caratterizzata da alcuni costoni di roccia che offrono ombra e quiete. Esplorando la zona con la bassa marea si possono facilmente raggiungere con una camminata sull’acqua bassissima, le piccole isolette di fronte alla spiaggia.
Per chi ha deciso di trascorrere le prossime vacanze in Kenya, ed è alla ricerca di una meta dove poter godere delle spettacolari spiagge della costa orientale africana, ci sono pochi dubbi. Watamu, a circa cento chilometri da Mombasa, è un villaggio che rispecchia in ogni dettaglio l’immagine che ognuno di noi ha nella mente, quando pensa a un paradiso tropicale: spiagge di finissima sabbia bianca, acque cristalline e una barriera corallina che incanterà tutti gli appassionati di snorkelling e immersioni. La località attira turisti da tutto il mondo, unendo all’incanto delle spiagge, considerate tra le più belle del continente africano.
Tra l’altro, numerosi sono i resort direttamente sulla bella spiaggia di Watamu. E proprio i resort, in molti casi, propongono ai propri ospiti escursioni e safari che sono a dir poco imperdibili. Watamu, infatti, non è solo sinonimo di bellissime spiagge, incastonate nelle baie di Blue Lagoon, Turtle Baye Watamu.
Escursioni da non perdere da Watamu
Mida Creek Reserve
A breve distanza si trova, ad esempio, la Milda Creek Reserve, che protegge una meravigliosa foresta di mangrovie visitabile con un’escursione di mezza giornata. Non lontano da Watamu si trova anche il Parco Nazionale Arabuko Sokoke, parte di quella che è la più grande foresta tropicale costiera rimasta in Africa orientale.
Safari allo Tsavo est national Park
E per chi da sempre sogna di fare un safari, la meta è il Tsavo National Park, uno dei parchi più antichi del Paese. Tra i suoi punti di accesso principali, uno si trova a Malindi, località costiera a soli 25 chilometri da Watamu. Puoi leggere il mio articolo sul safari che ho fatto nello Tsavo National Park.
Rovine di Gedi
La zona serba sorprese anche per quanto riguarda il patrimonio storico e culturale. A soli quattro chilometri da Watamu, infatti, si possono visitare le rovine di Gedi, senza dubbio uno dei luoghi più affascinanti di tutto il Kenya. Si tratta dei resti di un insediamento swahili, risalente al XIII secolo, che venne abbandonato tra il XV e il XVI secolo. Le ragioni di tale abbandono sono ancora avvolte nel mistero, e il mistero si fa ancora più fitto se si aggiunge il fatto che, nei documenti storici dell’epoca, non è stata trovata menzione dell’insediamento, sebbene l’antica Gedi fosse un centro di una certa importanza: si calcola che contasse più di duemila abitante e comprendeva abitazioni, edifici religiosi e palazzi.
Per chi ha voglia di viaggiare un po’ di più, poi, nel Paese non mancano ovviamente altre mete interessanti. Il primo della lista è senza dubbio il Masai Mara National Park, probabilmente la destinazione turistica più popolare del Kenya. Imperdibile è poi la città di Lamu, situata sull’isola dell’omonimo arcipelago e dichiarata Patrimonio Umanità UNESCO: si tratta dell’insediamento swahili più antico, nonché il meglio conservato, dell’Africa Orientale.