Bevagna è la patria del “mercato delle Gaite“, una rievocazione storica degli antichi mestieri che si tiene tutti gli anni a metà giugno. E’ possibile comunque visitare almeno quattro dei “mestieri” proposti durante la rievocazione anche in altri periodi dell’anno.
Cosa sono le “gaite” di Bevagna?
Le Gaite non sono altro che i quattro “rioni medievali della cittadina; La Gaita San Giorgio, la Gaita San Giovanni, la Gaita San Pietro e la Gaita Santa Maria, i rioni prendono il nome dalle chiese della città.
Per raggiungere Bevagna noi abbiamo percorso la bella pista ciclabile che unisce Assisi a Spoleto ; Bevagna in realtà si trova ad una manciata di chilometri da Foligno ed a circa 45 minuti di superstrada da Perugia.
Ci siamo fermati Bevagna proprio durante la kermesse “il mercato delle gaite” ed abbiamo visitato tre degli antichi mestieri.
Dopo una piacevole passeggiata nel borgo, attraverso le strette viuzze che confluiscono sulla bellissima piazza Silvestri, nella quale si affacciano tre chiese ed il Palazzo dei Consoli, ci dirigiamo alla cereria.
Stefano, il mastro ceraio, con garbo e competenza ci mostra come da un grezzo panetto di cera d’api si ottiene una bella e pratica candela. Nel Medio Evo la candela era importantissima: assicurava la luce dopo il tramonto; solo i ricchi si potevano permettere candele di pura cera d’api. Il procedimento in realtà è molto semplice e, si utilizzano solo un gigantesco pentolone dove la cera viene sciolta a bagnomaria, ed un mestolo che serve a versare la cera sul filo centrale che costituirà lo stoppaccino della candela.
Altro giro, altro “mestiere” ripercorriamo la strada a ritroso e ci dirigiamo presso la celeberrima Cartiera. Mastro Cecco ci illustra come dagli stracci si arriva ad ottenere un pregiato foglio di carta. Attraverso vari processi e con il macchinario che con una sorta di pestelli alimentati da un’idrovora la cellulosa contenuta negli stracci si lacera e diventa una poltiglia pronta per essere filtrata, asciugata e pressata. Cecco è uno degli ultimi artigiani della carta e la cartiera di Bevagna è ancora perfettamente funzionante: si può far produrre carta per gli inviti in occasioni speciali.
La lavorazione della seta dall’allevamento del baco fino alla sua lavorazione con la torcitura e la produzione dei filati è il terzo mestiere che andiamo ad ammirare nel Rione Santa Maria.
L’ultima mezz’ora a Bevagna la nostra guida ci conduce al mosaico delle antiche terme romane, un vero capolavoro perfettamente mantenuto nel tempo.Il mosaico, scoperto circa un secolo fa risale al 2° secolo avanti cristo ed è costituito da tasselli bicromatici bianchi e neri con raffigurazioni di pesci e polipi. Molto bello ed aperto da poco al pubblico, è possibile visitarlo con un biglietto unico che comprende 7 attrazioni a Bevagna tra mestieri palazzi e musei.