La vedevo tutte le volte che dalla Gallura mi affacciavo a guardare il mare ma mai mi era venuto in mente di scavalcare quei 12 km di blu che la separano dalla Sardegna .
Finalmente quest’anno decido di dedicare all’isola francese un’intera settimana.
Mi documento e vedo che la Corsica è un tripudio di natura, bei boschi, belle montagne, bei panorami, bel mare. Ed allora vada per un viaggio in Corsica on the road!
Benissimo, qui posso fare tutto quello che mi piace: trekking selvaggio, snorkeling, bici canyoning e soprattutto fotografare. Se vuoi approfondire, puoi leggere i miei consigli per organizzare un viaggio in Corsica On the road.
Il mio itinerario in Corsica on the road
Partenza da Livorno, arrivo a Bastia in perfetto orario dopo 4 ore di navigazione attraverso l’arcipelago toscano.
Ricerca di un albergo confortevole ma a buon prezzo (a proposito qui gli alberghi sono carissimi e non offrono standard simili ai nostri!!) e partiamo subito alla ricerca di bei panorami. Mi rendo subito conto della difficoltà a guidare sulle proverbiali strade corse. Sono strettissime e, soprattutto in montagna se si incrociano altri veicoli è necessario fermarsi oltre che mantenere una media di 40 km orari.
I primi paesi che visitiamo sono 2 deliziosi villaggi nelle montagne di Capo Corse subito sopra Bastia: Ficarella e S. Martino di Lota. Rimaniamo subito incantate dallo splendore del paesaggio montano subito a picco sul mare che dista in linea d’aria una manciata di Km.
La cena frugale viene consumata a Bastia in un ristorante del centro e poi subito a nanna. Domani ci attende una giornata intensa.
Partenza da Bastia alle 8 e attraverso la d80, la strada che collega la città portuale al sud.Questa strada è la migliore di tutta la Corsica e il limite di velocità e’ 70 km orari.
Occhio al contachilometri, qui la gendarmerie non perdona!!! Arrivate ad Aleria decidiamo di andare a Corte la città dell’entroterra un tempo capitale dell’intera regione. Cominciano le montagne: le cime sono rocciose e piene di splendide guglie e la strada sale attraverso spettacolari tornanti; ad un certo punto si incontra un bellissimo ponte genovese, il più bello e meglio conservato di tutta la Corsica. Sosta per fotografarlo e via subito verso la città universitaria più corsa di tutta la Corsica! Corte è costituita da 2 parti, la parte bassa e la cittadella arroccata su uno spettacolare scoglio. Si cammina a piedi e si ammirano le splendide vallate ai piedi della città.
Il pranzo a base di affettati lo consumiamo su una trattoria e subito ripartiamo per scoprire le montagne del centro della Corsica. Le strade che percorriamo sarebbero dismesse dall’anas se fossero in Italia!!! Ma fortunatamente attraverso questi monti non incrociamo nessuno e possiamo viaggiare tranquille senza rischiare di cadere con l’auto in una scarpata. Attraversiamo bellissimi ponti genovesi e scendiamo nei ruscello a rinfrescarci: è settembre, ma quest’anno fa veramente caldo.
Dopo 2 ore di cammino riprendiamo la d80 a Ghisonaccia e proseguiamo verso Porto Vecchio dove troviamo un albergo e ce ne andiamo subito a letto. Porto Vecchio non ci piace particolarmente.Troppi turisti! L’indomani partiamo subito per Ospedale un paesino a 20 km da Porto Vecchio punto di partenza per numerosi percorsi di trekking.
L’itinerario che faremo è quello che porta alla famosa cascata Piscia di gallo e lo descrivo qui.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Bonifacio. La città più bella di tutta la Corsica. Le sue scogliere bianche così particolari la rendono unica al mondo. Il tempo di passeggiare sulle falesie e di bere qualcosa al porto e poi risaliamo verso nord sul versante ovest.
Passiamo la notte in un b&b nei pressi di Tizzano vicino a Sartene. Nelle vicinanze c’e’ un sito Megalitico che vogliamo visitare l’indomani.
Dopo 1 ora di cammino a piedi dal parcheggio arriviamo ai megaliti.
Devo dire molto deludenti ma comunque anche oggi abbiamo fatto del buon trekking.
Poi visitiamo Sartene e la sua particolare cittadella e ripartiamo alla volta di Ajaccio.
La città in vive nel ricordo di Napoleone ed e’ in verita’ la piu’ caotica e trafficata di tutta la Corsica. Decidiamo di camminare nella punta a nord di Ajaccio che guarda le splendide isole sanguinarie.
E’ bellissimo.
Anche qui un mini percorso di trekking tra monti e mare ci fa scoprire degli scorci da fotografare.
Ripartiamo ho deciso di arrivare a Porto.
La strada è strettissima, ma anche qui i panorami a picco sul mare mi ripagano della difficoltà nella guida.
Finalmente arriviamo a Piana definita la più vivibile città della Francia. E’ quasi l’ora del tramonto. Ora viene lo scenario più bello che si possa osservare in Corsica: la montagna ad un tratto si trasforma. Al posto dei bassi arbusti che ci avevano accompagnati fino a Piana, dopo una curva ecco apparire le calanche: prima piccole ed isolate e poi via via sempre più maestose, il tutto tinto di un rosso fuoco a contrasto del mare sottostante di un blu cobalto. Lo spettacolo e’ indimenticabile. Arriviamo a Porto ancora scosse e montiamo la nostra tenda in un campeggio per camminatori e biker. Alle 21 sono già tutti a letto comprese noi.
L’indomani altro giro di trekking. La mattina alla gola della Spelunca ed al tramonto sulle calanche di Piana.
La gola della spelunca è un insieme di canyons scavati da un torrente. il percorso si snoda da Ota, piccolo paese a nord di Porto a Evisa.
Camminiamo seguendo il percorso facilmente individuabile e a tratti risaliamo il fiume. arriviamo fino al ponte genovese e torniamo in dietro il tutto per 3 ore di trekking.
Nel pomeriggio altro trekking alle calanche al tramonto anche qui vediamo di nuovo il mare tingersi di rosso.
L’indomani partenza. Ci attende la tappa piu’ lunga: attraverso il golfo dalla Girolata , parco naturale acquatico e terrestre, arriviamo dopo una serie infinita di tornanti a Calvi. Anche qui una bellissima cittadella ci accoglie e le sue strade strette ci affascinano ; immortaliamo degli scorci e ripartiamo verso Ile Rousse , paese all’estremo nord ovest prettamente turistico. Pranziamo in uno degli innumerevoli ristoranti accanto al lungomare e facciamo un giro al mercatino. Poi ripartiamo.Sono impaziente di attraversare il famoso deserto degli Agriates il deserto più grande del continente europeo 35 Km di curve senza nessuna abitazione o costruzione con una strada arroccata sui monti e con una vegetazione bassissima incastonata tra le rocce delle montagne. Da Bocca di Vezzu si vede tutto compreso il mare che spunta tra le rocce di queste montagne un tempo coltivate ed ora totalmente disabitate.
Si arriva a S. Florent, ma decidiamo di non fermarci e ripartiamo verso il Capo Corse.
Troviamo un B&B a Sisco e qui rimarremo x le ultime 2 notti.
Il giorno dopo iniziamo a girare il Capo. E’ nostra intenzione fare a piedi il sentiero del Doganiere che percorre la cima del Capo. Arriviamo a Macinaggio ed iniziamo a camminare.
Dalla spiaggia del Tamarone arriviamo alla chiesa di S. Maria e alla torre genovese omonima. Qui il mare è stupendo: e’ un caldo bestiale E facciamo un bel bagno.
continuiamo a camminare ma poi decidiamo di riprendere la macchina e completare il giro del Capo. Al solito le strade sono strette e a picco. Qui il traffico è più intenso e la velocità che posso tenere è bassissima. Arriviamo all’albergo tardissimo: cena frugale e subito a letto; domani si torna a casa.