Il Marocco, terra sorprendente piena di colore…ma anche terra di deserti….
Ci sono due punti in cui è possibile trascorrere la notte in tende attrezzate come veri e propri berberi: nelle dune di Merzouga e nell’ Erg Ch’gaga . Le prime si trovano dopo la città di Errachidia, ultimo avamposto prima dell’immensa distesa di sabbia.
L’Erg Ch’gaga, solo da qualche anno aperto al grande flusso turistico, si trova nel sud ovest del paese quasi al confine con l’Algeria.
Dopo aver raggiunto Zagora, la città più “berbera” del Marocco, si imbocca l’ultimo tratto di strada che conduce nel villaggio di M’Hamid . Qui finisce l’asfalto ed inizia il deserto, dapprima sassoso e poi, man a mano che ci si addentra sempre più sabbioso fino a raggiungere le grandi dune alte anche 300 metri.
La maggior parte delle guide che accompagnano in questo strepitoso viaggio sono ex militari che hanno presidiato il confine algerino per anni e quindi conoscono il deserto come le loro tasche. Abu è di Ouarzazate e senza navigatore nè mappa ci ha accompagnato al nostro campo tra le dune senza alcuna esitazione spingendo sul pedale del gas della sua Toyota per più di 2 ore!
Ci sono due punti in cui è possibile trascorrere la notte in tende attrezzate come veri e propri berberi: nelle dune di Merzouga e nell’ Erg Ch’gaga . Le prime si trovano dopo la città di Errachidia, ultimo avamposto prima dell’immensa distesa di sabbia.
L’Erg Ch’gaga, solo da qualche anno aperto al grande flusso turistico, si trova nel sud ovest del paese quasi al confine con l’Algeria.
Dopo aver raggiunto Zagora, la città più “berbera” del Marocco, si imbocca l’ultimo tratto di strada che conduce nel villaggio di M’Hamid . Qui finisce l’asfalto ed inizia il deserto, dapprima sassoso e poi, man a mano che ci si addentra sempre più sabbioso fino a raggiungere le grandi dune alte anche 300 metri.
La maggior parte delle guide che accompagnano in questo strepitoso viaggio sono ex militari che hanno presidiato il confine algerino per anni e quindi conoscono il deserto come le loro tasche. Abu è di Ouarzazate e senza navigatore nè mappa ci ha accompagnato al nostro campo tra le dune senza alcuna esitazione spingendo sul pedale del gas della sua Toyota per più di 2 ore!
L’Erg Ch’gaga è affascinante, ma lo è ancor più la pista per arrivarci: villaggi berberi e piccole oasi e, in mezzo al niente una grande scuola per i bambini nomadi, costruita con i soldi delle missioni. Abu si ferma in un oasi e noi ammiriamo e donne scese a prendere l’acqua; i bambini giocano tra le palme.
Il tramonto e l’alba sulle dune è quanto di più bello si possa osservare e, lo è ancor più l’immenso cielo stellato.
Numerose sono le agenzie che propongono una notte nel deserto: io mi sono affidata a Brahim Badri, proprietario della Petite Kasbash, nella quale abbiamo soggiornato la sera prima di partire in jeep.
Numerose sono le agenzie che propongono una notte nel deserto: io mi sono affidata a Brahim Badri, proprietario della Petite Kasbash, nella quale abbiamo soggiornato la sera prima di partire in jeep.